C'è un paradigma fondamentale del figlio nella cultura occidentale: Edipo e la sua tragedia, che indica nel conflitto generazionale, nel contrasto con l'autorità paterna, nel desiderio di prendere il posto del padre accanto alla madre il nodo più profondo dell'essere figli. Ma questo paradigma è ancora così valido, in un'epoca come la nostra che ha visto evaporare l'autorità del Padre e non considera più la Madre solo una genitrice, ma anche una donna?
Portando a conclusione il ragionamento iniziato ne "Il complesso di Telemaco" e "Le mani della madre", Massimo Recalcati lavora sulla fisionomia psichica dei figli nel mondo di oggi e indica la possibilità di un superamento dell'Edipo, a partire dalla parabola evangelica del figliol prodigo, che apre una possibilità invisibile al mito greco: quella del ritorno alla legge del padre e della capacità del padre di festeggiare quel ritorno.
Perché i nostri figli vivono immersi in un mondo che mai come oggi è quello del godimento cieco e vuoto, e a volte sembrano lontani, forse perduti. Tuttavia, come Recalcati indica, attingendo alla sua esperienza clinica, ma anche lavorando con grande originalità su figure di figlio come Amleto o Isacco, c'è sempre la possibilità che un figlio si ritrovi, e che venga ritrovato.
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