Con questi cinque racconti di grandi autori è possibile avvicinarci all'immaginario collettivo del felino più amato e più odiato. Gli scrittori non si sono mai interessati dell'animale in carne ed ossa, piuttosto hanno creato in parole l'insieme delle rappresentazioni mentali - desideri, speranze, paure, fantasie, sogni - che appartiene a ciascuno di noi e che è collegato con la figura del gatto. È questo tema dell'immaginario che colpisce nei racconti che presentiamo. In Calvino o in Lovecraft o in Hemingway, non troviamo il bonario felino che tutti conosciamo (e per cui possiamo provare simpatia o antipatia) ma uno o più ‚Äòschermi' su cui l'uomo da secoli proietta i suoi fantasmi e incarna le sue passioni: vizi, virtù, angosce, rimorsi, incubi, frustrazioni e gioie.