Gregor Samsa si risveglia una mattina trasformato “in un enorme insetto mostruoso”. Ciò che viene dopo è la cronaca, a tratti asciutta, a tratti tragicomica, di un essere umano che via via deve adattarsi alla sua nuova condizione di “bestia” disprezzata da tutti, anche dai familiari stessi, senza possibilità di scampo. Al di là del resoconto, brillante e dettagliato, dell’avventura bizzarra toccata in sorte a uno stimato agente di commercio, è chiara e limpida la metafora della diversità e dell’alienazione: talvolta ci si ritrova a diventare estranei e irriconoscibili agli occhi degli altri e, ancor più amaramente, ai propri.
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