Chiunque abbia a che fare con la parola scritta sta attraversando una vera e propria mutazione genetica: la rivoluzione digitale ha scompaginato i palinsesti, sconfessato il marketing tradizionale e travolto i vecchi paradigmi dell’informazione, della pubblicità, della narrazione politica e d’impresa. È come se il nostro scrivere avesse perso la capacità di fissarsi, e una volta in rete le nostre parole smarrissero i propri riferimenti, volassero via, ormai prive di contesto, e si trasformassero in altro. Scrivere bene sembra non bastare più; oggi è fondamentale cambiare l’atteggiamento progettuale, e la grammatica dei social network può insegnarci una nuova sintassi. Con “Scripta volant” Paolo Iabichino ha creato un nuovo abbecedario della comunicazione, per imparare a scrivere una pubblicità migliore per tutti, a prescindere dai media che la ospitano.
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