DescrizioneFin dalla sua pubblicazione nel 1853, Bartleby lo scrivano di Melville, “uno dei più bei racconti dell’epoca moderna”, sta iscritto come un enigma sulla soglia della letteratura americana. La figura scialba e “incurabilmente perduta” dello scrivano che ha smesso di scrivere, ha letteralmente paralizzato i critici e tenacemente eluso ogni spiegazione.
Qual è il messaggio che, senza mai proferirlo, egli sembra volerci significare con ogni suo gesto? E qual è il senso della formula che egli non si stanca di ripetere a ogni richiesta: “preferirei di no”?
iNFOElia Schilton legge
BARTLEBY LO SCRIVANO
di Herman Melville
Traduzione di Flavio Santi
Caratteristiche«Bartleby lo scrivano» è un libro dalle mille possibili interpretazioni. Il lettore, e assieme a lui l’anziano avvocato narratore della vicenda, sono portati a chiedersi cosa si nasconda dietro quell’uomo che, impiegato come copista presso un prestigioso studio legale di Wall Street, un giorno decide di non obbedire più, di non scrivere e di non prestarsi ad alcun servigio. Bartleby, mostrandosi contrario ad ogni comune principio di ragionevolezza, dichiara di “avere preferenza di no”. Ed infatti, nella molteplicità di interpretazioni che di tale figura sono state date, la più sincera e vicina al vero resta quella dell’avvocato, che lo definisce “uomo di preferenze e non di assunti”.
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