«E allora? Facciamo conversazione? Vogliamo anche il tè?». Bianca abbassa gli occhi e fa finta di cercare qualcosa nel libro di letteratura latina. Micol gira la testa guardando fuori dalla finestra con aria strafottente. Poi prende una penna, strappa un pezzo di pagina dal diario e si mette a scrivere: «Obbligatorio andare a Sabaudia. Due giorni di sole e bagordi. Non possiamo mancare. Lavoriamoci le madri». Tre amiche inseparabili e una vita come tante nella caotica Capitale: le mattine al liceo, le serate folli, le corse in scooter, la voglia di essere accettate e far parte di un gruppo. Poi il tonfo sordo delle casse, le vertigini, lui che si avvicina, lei che lo allontana con la voce stanca, la chiave del bagno che si chiude, il silenzio. E poi la gogna. Gli adulti sono sullo sfondo, volutamente distratti fino al week end fatale quando la situazione precipita e la notte diventa un incubo. Una storia forte ma reale, in cui il dolore e l'indifferenza cedono il passo alla consapevolezza e al riscatto.
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