In polizia da molti anni, il commissario Benussi conosce il suo mestiere. Sa che può regalare grandi soddisfazioni e gigantesche rotture di scatole. Ma tutto sommato non si può lamentare, dal momento che, qua e là, gli lascia il tempo di dedicarsi alla sua vera passione, la scrittura. Ora che ha finalmente terminato il suo romanzo, non può credere al colpo di fortuna che gli è capitato.
Rhoda Wallace, uno dei più importanti agenti letterari, è a Trieste in occasione di un evento prestigioso. L'università si prepara infatti a coronare con la laurea honoris causa la lunga carriera di Ivo Radek, famosissimo scrittore di origini istriane da lei rappresentato. Per Benussi è un'occasione perfetta per incontrarla di persona e convincerla a leggere il suo testo.
Qualcosa però va storto e Radek viene ritrovato in fin di vita tra gli scaffali della biblioteca di facoltà. La ferita alla testa fa da subito pensare a un'aggressione, ma chi poteva desiderare la morte dell'anziano scrittore? In realtà, avviando le indagini, a Benussi e alla sua squadra basta poco per capire che intorno alla vittima si dipana una fitta rete di rancori.
Tra grandi editori che si contendono furiosamente le sue opere, familiari delusi e rivali invidiosi, sono in molti quelli su cui potrebbero cadere i sospetti. Ma è dove l'odio ha radici profonde che la colpa si annida più facilmente. In una Trieste affascinante e malinconica, un giallo dalle tinte delicate che getta uno sguardo intelligente e critico sul mondo dei libri.
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