"Le stagioni apparivano insabbiate, l'inverno si era sfilacciato in una primavera esangue. In quel periodo mi sentivo sempre più inquieto. Sapevo che quella calma piatta non poteva durare. Mi aspettavo da un momento all'altro un'esplosione di guai, giusto per rimettermi in pari con le statistiche. La telefonata arrivò di sabato, alle cinque del pomeriggio..."
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