MINIMI:
OS: OS: Windows 7 SP1
Processor: Processor: 2.0 GHz Dual Core or Equivalent
Memory: 2 GB RAM
Graphics: Graphics: ATI or NVidia card w/ 512 MB RAM
DirectX: Version 9.0c
Storage: 5 GB available space
CONSIGLIATI:
OS: OS: Windows 10
Processor: Processor: 2.4 GHz Dual Core or Equivalent
Memory: 4 GB RAM
Graphics: Graphics: ATI or NVidia card w/ 1024 MB RAM
DirectX: Version 9.0c
Storage: 5 GB available space
Iran, 1979. Reza, un giovane giornalista di Teheran, viene condotto nella prigione di Envin, tristemente nota per essere l’ultima tappa dei prigionieri politici e degli oppositori del regime di Khomeini. È questo l’inizio – a metà tra ricostruzione storica e finzione ludica – di 1979 REVOLUTION: Black Friday, ambiziosa esperienza videoludica che punta a stabilire un nuovo primato di maturità narrativa nell’orizzonte dei videogame. Non è un caso che dietro questo particolarissimo progetto (lanciato con successo su Kickstarter, la celebre piattaforma di crowdfunding) ci sia Navid Khonsari, già responsabile (da Grand Theft Auto a Max Payne) di alcuni dei titoli più acclamati dell’ultima stagione. 1979 REVOLUTION: Black Friday è sicuramente il primo tentativo di ricostruzione videoludica degli eventi che portarono all’occupazione dell’ambasciata statunitense in Iran. Ma non si tratta di uno sparatutto, men che meno di un action game: 1979 REVOLUTION: Black Friday si pone l’obbiettivo di narrare a tutto tondo, grazie alla pluralità dei punti di vista garantiti da 8-10 personaggi principali, le incongruenze storiche e le mistificazioni politiche intervenute ad aggravare uno dei periodi più turbolenti della storia contemporanea.
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