Il cibo è condivisione. Noi italiani lo sappiamo meglio di chiunque altro che “mangiare è un rito fatto di convivialità, amicizia e celebrazione”. Non a caso, per noi, la quintessenza dell’accoglienza è invitare qualcuno a tavola, preparargli da mangiare, gustare insieme il pasto.
Con questo spirito, Giorgio Locatelli spalanca le porte della sua cucina e della sua vita e ci esorta a entrare e accomodarci.
Siete tutti invitati, a sbirciare, a gustare, a cucinare qualcosa di suo. Dagli antipasti ai dolci, passando per primi e secondi, preparazioni di base, idee per i condimenti e ricette più impegnative, chef Locatelli ci porta per mano in un percorso di degustazione che ha un solo obiettivo: farci sentire a casa. Perché anche – o forse dovremmo dire soprattutto – a casa, nei nostri luoghi più semplici e quotidiani, possiamo preparare piatti degni di un grande chef e offrirli alle persone che amiamo.
Se vogliamo restare sul classico possiamo cucinare un risotto alla lodigiana, se siamo in vena di sfizi possiamo provare le capesante all’aspretto di zafferano, se vogliamo stupire c’è la coda di rospo in salsa di noci e agrodolce di capperi, se invece vogliamo concludere la giornata con qualcosa di goloso possiamo osare con il tiramisù alla banana e gelato alla liquirizia.
Ecco dunque un ventaglio di ricette che si ispirano alla tradizione rielaborandola di volta in volta, seguendo i ricordi, gli aneddoti e le scoperte di chef Locatelli. Il libro diventa allora un’occasione per ripercorrere la sua vita, dal ristorante dello zio in riva al lago a Corgeno alla rinomata Locanda di Londra. Senza mai perdere di vista alcuni capisaldi: la cura degli ingredienti, la qualità, la vocazione slow, la leggerezza.
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