J. Eugene Raxford, pacifista convinto, non crede ai suoi occhi quando il terrorismo, nelle vesti di un inappuntabile signore in soprabito nero, sciarpa candida e scarpe lustre, bussa alla sua porta. “J. Eugene Raxford?”, “Sì, sono io.”, “Stasera a mezzanotte, una riunione… Parola d’ordine: manicalunga.”, “E se non venissi?” Ma il povero pacifista capisce perfettamente di non avere scelta e, come vittima predestinata, offre il collo innocente ai violenti del terrore organizzato e dell’FBI. Una storia trascinante, divertente, piena di humour, descritta col brio di quello scrittore di romanzi un po’ surreali, in bilico tra l’avventura e il paradosso, che è Donald Westlake.
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