Nel febbraio del 108 d.C. il Pretore Quinto Valerio Probo e il suo giovane assistente Eliodoro di Corinto giungono al porto di Ostia per una rilassante visita di cortesia. La vita frenetica e brulicante dello scalo capitolino viene però improvvisamente sconvolta dal rapimento di un fedele amico e collaboratore dell’Imperatore. Con lo scomodo aiuto del Prefetto del Pretorio, il nobile investigatore decide di avviare le ricerche, ma l’indagine appare subito assai complicata. Gli indizi scarseggiano, i sequestratori sembrano inspiegabilmente sempre “un passo avanti” ai tutori della legge e le richieste di riscatto divengono di giorno in giorno più onerose e pressanti. La situazione si complica in seguito all’intervento di un’avvenente ma enigmatica chiaroveggente che giura di poter aiutare il Pretore offrendogli oscure rivelazioni dettatele addirittura dagli Dèi. Gli inquirenti saranno così costretti a superare tranelli e depistaggi, iniziando persino a sospettare dell’esistenza di una “talpa” fra le loro stesse fila. Vagando tra gli sfuggenti abitanti del porto alla frenetica ricerca di prove, Quinto Valerio Probo e Tiberio Claudio Liviano riusciranno a liberare il nobilissimo ostaggio e a catturare i sequestratori trascinandoli a giudizio dinnanzi al Cesare Marco Ulpio Traiano?
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