È una tetra giornata di novembre, nella Toronto di fine Ottocento, e un agente di pattuglia è scomparso. Del giovane Wicken, impegnato nel suo giro di ronda notturna, non si hanno più notizie da alcune ore. È il detective Murdoch a trovarlo, morto, in una casa vuota. Il colpo sparato alla tempia con l'arma d'ordinanza, la postura del cadavere, il biglietto d'addio: ogni dettaglio racconta di un gesto estremo, dovuto a una delusione amorosa. Al coroner l'evidenza appare indiscutibile. Il defunto lascia la madre e la sorella invalida, e questo è tutto. Eppure vale la pena di scavare più a fondo, un po' perché alla polizia non va giù il disonore di annoverare un suicida tra le proprie file, un po' perché qualcosa non convince. In fin dei conti la vittima non sembrava tipo da abbandonare così i familiari al loro destino. E a William Murdoch, nonostante il mal di denti che lo affligge, il fiuto funziona ancora bene. Ne avrà bisogno per seguire la pista di un'indagine difficile che lo condurrà ai segreti di un manicomio femminile.
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