Nella lugubre solitudine di un’antica dimora di campagna il giovane Jakob, che dalla morte della madre si rifiuta di parlare e affida a un diario i suoi tenebrosi pensieri, ascolta una voce ultraterrena che sussurra arcani messaggi dal grembo della pietra. Verena, l’indifesa infermiera sensitiva che arriva alla villa per prendersi cura di lui, orfana anch’essa e anch’essa priva di una sicura identità, cade vittima dello stesso incantesimo maligno. Che cosa vogliono i morti dai vivi? Qual è la vera misura del loro potere? Silvio Raffo, battezzato da Muriel Spark l’Edgar Allan Poe italiano, con La voce della pietra ha scritto non solo un thriller fantastico decisamente unico nel suo genere, ma anche uno struggente poema in prosa sull’immortalità dell’amore materno.
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