La guerra è finita, ma non sono ancora finite le pene che ha causato. Dopo l'Armistizio, l'infermiera Bess Crawford continua a prestare assistenza ai reduci britannici ricoverati in gravi condizioni fisiche e psicologiche, spesso traumatizzati dall'amputazione di uno o più arti. Di conforto hanno bisogno specialmente i pazienti originari del Galles: abituati a guadagnarsi da vivere nelle miniere di carbone, non potranno mai più lavorare nei tunnel e si disperano per la sorte delle famiglie. I suicidi non sono infrequenti. Uomini sopravvissuti all'inferno non riescono ad affrontare la pace, sotto il peso della dignità perduta e degli sguardi compassionevoli del prossimo. Perciò, quando il capitano Williams, privo di una gamba, dopo essere rientrato in patria con i suoi ex soldati le scrive una lettera toccante per confidarle un brutto presentimento, Bess non esita ad accorrere. Lo raggiunge così, al termine di un viaggio difficile, in una remota penisola gallese proiettata sul mare, tra poche case sparse e una chiesa spazzate dal vento. Laggiù, nei pressi della scogliera, l'incontro con il capitano prende una piega inaspettata. Farebbe meglio ad andare via subito, la esorta lui. Quel posto è pericoloso.
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