Un silenzio. Lungo, infinito. Poi un tuono. Dura un attimo, ma basta affinché la vita riprenda il suo corso. Enzo Micali è in coma da dieci anni. Un tuono lo desta, la sua mente torna vigile. Il risveglio avviene a Messina e la notizia occupa le pagine dei quotidiani nazionali. Un evento raro, quasi miracoloso a detta dei medici, che merita tutta l’attenzione mediatica. Attorno al suo letto si materializzano i volti delle persone che lo hanno atteso con speranza e amore. La moglie Rina, il figlio Dario e soprattutto Rosa, scrittrice e giornalista che vive a Roma e che, appresa la notizia, torna a Messina. Lei è stata l’amante di Enzo ed è la figlia di Martino, un uomo che ha perso la moglie e le redini della propria esistenza rifugiandosi nell’alcol e che ritrova la retta via grazie alla fede in Dio. Quando Rosa torna a casa, l’unico pensiero che l’accompagna è rivedere l’uomo che ha amato, ma non sa che ad attenderla c’è una verità amara. Una verità che dovrà ricostruire con pazienza unendo i tasselli di un mosaico che racconta di segreti e colpe mai rivelate. Enzo Micali non apre bocca, non guarda nessuno. I suoi occhi scrutano sereni l’orizzonte dalla finestra, ma sente tutto. Ascolta le parole che gli vengono rivolte, le verità ricostruite, i segreti riportati a galla. Solo alla fine tornerà a parlare. Una voce, la sua, che avrà la forza e la potenza di un boato fragoroso che irrompe nel cielo, lo spezza, e si fa fulmine. Una voce che esplode e riecheggia e accende l’oscurità della tempesta raccontando un’altra storia, un’altra vita, un’altra verità.
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