Nella seconda parte del 2007, insieme a un piccolo numero di persone che avevano partecipato ai miei corsi per circa due anni, decidemmo di creare un gruppo di approfondimento. Lo scopo delle lezioni, la cui data si decideva di volta in volta, non era tanto quello di aggiungere nuove nozioni – nel corso di due anni di incontri, sul piano intellettuale ci eravamo detti già tutto – bensì di ribadire i concetti principali e discutere sul come lavorarci. La non lamentela e la percezione del mondo come qualcosa di interiore erano i due binari sui quali ci muovevamo. Ogni lezione era un continuo ribadire questi due aspetti fino alla nausea, con lo scopo di farli ‘entrare nella carne’, attraverso esempi che ognuno di volta in volta riportava prendendoli dalla quotidianità. Il fine dichiarato di quel lavoro era portare alcuni dei partecipanti all’insegnamento. Alcuni di loro avrebbero cioè potuto/voluto iniziare a tenere un corso di risveglio autonomamente. Ma per fare ciò è necessario uscire dal giudizio e cominciare a percepire, almeno in parte, il mondo come un prodotto della coscienza....
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