La “vita nel mondo” rivela oggi i suoi limiti, e l’attuale crisi globale spinge a interrogarsi e a fondare la propria esistenza su basi diverse, le cui radici si nutrono di pace, quiete e introspezione, e alimentano l’uomo con una forza vitale di sorprendente potenza. Una lezione di vita, quella di Chuang Tzu (vissuto nel IV-III secolo a.C.), che trabocca di arguzia, piacere del paradosso, satira sottile, e che porta a sorprendenti comprensioni. Lezione che Osho cavalca e libera dalla polvere del tempo per aiutare l’uomo moderno a penetrare la realtà più vera del proprio essere. Osho conduce al nocciolo delle questioni, aiuta ad attingere alla propria forza interiore per entrare in contatto diretto con la realtà esterna. Ne deriva un insegnamento di forte attualità: la semplicità, il gusto per la gioia di vivere e il rifiuto di prendere sul serio l’aggressività e l’arrivismo. La verità è che non bisogna arrivare da nessuna parte nel mondo, neppure per tendere a una possibile realizzazione. Ciò che occorre fare per un reale appagamento di se stessi è vivere semplicemente qui e ora, con intensità e sempre maggior profondità, e con la dignità che porta a sentirsi a casa nell’esistenza, al di là delle circostanze e delle situazioni contingenti.
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