"Le leggi italiane sono imbevute di cultura cattolica. Dall'interruzione volontaria di gravidanza alla fecondazione assistita, al fine-vita, i dogmi confessionali hanno influenzato e continuano a influenzare le norme che dovrebbero regolare in modo laico il patto sociale fra le persone. Ciò che rende tutto ancora più assurdo è che la Bibbia non dice in proposito quello che comunemente si pensa." In questo libro scritto a quattro mani, Mauro Biglino e Lorena Forni elencano e analizzano alcune delle leggi italiane che contengono il "peccato originale" della confessionalità. Si tratta principalmente delle leggi che afferiscono alla sfera etica, condizionate dalla dottrina della Chiesa cattolica. Anzitutto, sostengono gli autori, uno Stato laico dovrebbe promulgare leggi laiche, evitando di imporre dogmi confessionali a chi non è interessato o respinge una dimensione di fede nella propria esistenza di libero cittadino, o a chi professa una diversa confessione religiosa. Ma ciò che gli autori rivelano e mettono in evidenza è che a leggere i testi sacri alla luce di una traduzione rigorosa e letterale, quegli stessi passaggi che sono stati usati dai legislatori per scrivere leggi sotto l'egida della morale cristiana, non ci si trova nulla di quelle prescrizioni e quegli indirizzi morali, che risultano piuttosto il frutto di personali interpretazioni.
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