Marcello Pozzato - Il punto sublime (2011)
Andrea De Giacomo, pubblicitario trentenne, è un'anima in panne, ed è tutta colpa sua. Sì, un filo di sfiga, ma sempre nella rassicurante media di tanti suoi coetanei appagati da una quotidianità spensierata, i cui pesi e leggerezze si affrontano durante le serate spese a filosofeggiare con gli amici, mentre l'amore, con i suoi misteri e le sue complicanze, resta sullo sfondo, come una possibilità infinita e mai tentata. Per scuotere Andrea ci vuole qualcuno capace di piombare a gamba tesa nella sua vita. Qualcuno come Eloisa, globetrotter compulsiva, un po' folle e, ovviamente, bellissima. Per inseguire lei, Andrea si ritroverà a Parigi, nel bel mezzo di un'azione di guerriglia anti-capitalista, e poi in Finlandia, in un idillio sentimentale che lui farà assurdamente di tutto per mandare all'aria. Il romanzo d'esordio di Marcello Pozzato, fresco e divertente, chiude il cerchio di quest'amore tormentato facendoci ritrovare il protagonista, anni dopo la vicenda narrata, seduto su una roccia in riva al Lago Maggiore, avvolto dalle sue fantasie e con lo sguardo fisso sull'orizzonte, su un minuscolo puntino che si muove lontano: Eloisa - ci dice il narratore - e un bambino, loro figlio. Realtà, o solo l'ennesima possibilità sfiorata?
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