Isabella e Beatrice d'Este, sorelle e rivali, spose rispettivamente del duca di Mantova e di Ludovico il Moro, hanno segnato il Rinascimento come poche altre donne: raffinate mecenati e abili politiche, l'una cadde in rovina dopo una giovinezza promettente, l'altra raggiunse passo dopo passo una posizione di straordinaria influenza sulle arti e gli affari politici dell'Italia rinascimentale. In questo romanzo storico, narrato in flashback da Isabella che medita sulla tomba della sventurata sorella, rivivono gli intrighi di corte e le passioni travolgenti di una stagione creativa, machiavellica e drammatica della storia italiana, intrecciati al destino di Leonardo da Vinci, che sotto la loro ala protettrice diede vita ai suoi capolavori.
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