La Prose Edda è un manuale di arte scaldica per aspiranti poeti e, solo in secondo luogo, un trattato di mitologia norrena. Se, nel corso dell'opera, Snorri fornisce molti racconti sulla creazione del mondo e sugli dèi, è semplicemente perché gli antichi miti pagani erano considerati parte dell'irrinunciabile bagaglio culturale di ogni poeta, materiale propedeutico alla comprensione della poesia scaldica e repertorio necessario per la composizione delle nuove opere. Tuttavia, nella prospettiva del lettore moderno, in parte influenzato dalla filologia ottocentesca, la parte mitologica della Prose Edda risulta più interessante delle pagine dove si spiegano specificatamente i vari tipi di metro della poesia scaldica; questa visione parziale dell'opera, unita al fatto che le moderne traduzioni privilegiano le parti mitologiche, ha portato al diffuso fraintendimento che l'Edda di Snorri sia essenzialmente un trattato di mitologia, cosa che non era probabilmente nell'intentio auctoris.Ma detto questo, è certo che le informazioni mitologiche fornite da Snorri siano inestimabili per la nostra conoscenza degli antichi miti scandinavi. Snorri attinse le sue fonti ai carmi della Ljóða Edda, di cui fornì, nel suo libro, spiegazioni e interpretazioni approfondite: senza il suo contributo, buona parte dei miti a cui i poemi eddici accennano nel loro stile oscuro ed ermetico, sarebbero per noi del tutto incomprensibili.