Se nel IV secolo invece di fondare l'Islam, Maometto si fosse convertito al Cristianesimo, il mondo non avrebbe mai conosciuto la grande espansione araba, l'Impero Bizantino non sarebbe mai stato costretto a cedere la Siria, la Palestina, l'Egitto e l'Africa del Nord agli invasori né a difendere Costantinopoli dall'assedio che sarebbe stato il principio della sua rovina. Anzi, senza più alcuna pressione a Oriente, Bisanzio avrebbe potuto giocare un ruolo decisivo nel mondo occidentale. Questo è il mondo ricostruito dall'autore nel romanzo e in questo mondo vive Basil Argyros, il più abile agente dell'Impero, chiamato a sgominare le trame ordite dai nemici di Bisanzio, gelosi della sua gloria e del suo indiscusso predominio.
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