Computer e macchine cibernetiche sono ormai dappertutto: il futuro ha fatto il suo dovere ed è entrato, secondo copione, come un ladro nella notte. "E adesso?", dirà qualcuno. "Tutto qua?", si lamenterà un altro. Niente paura, amici: la fantascienza ha sempre qualcosa da aggiungere in più, soprattutto se si tratta di fantascienza scritta quando il computer non era entrato proprio nelle case di tutti, quando sigle come "modem" e PC non erano entrate nel glossarietto delle banalità e Multivac era ancora una parola che faceva pensare. Scelte e ordinate da Isaac Asimov e dai suoi illustri colleghi, queste storie riguardano sì un mondo virtuale, ma nel senso più artigianale (e meno abusato) della parola: il mondo dell'immaginazione.