«Se, quando io stava lavorando la tragedia del Carmagnola, alcuno mi avesse predetto ch’essa sarebbe letta da Goethe, mi avrebbe dato il più grande incoraggiamento, e promesso un premio non aspettato. Ella può quindi immaginarsi ciò ch’io abbia sentito in vedere ch’Ella si è degnata di osservarla tanto amorevolmente, e di darne dinnanzi al Pubblico un così benevolo giudizio.» Sono le parole che Manzoni rivolge a Goethe nel 1821 per ringraziarlo della sua recensione – «di una benevolenza che oserei quasi definire paterna», scrive lo stesso Manzoni in una lettera a Fauriel – al Conte di Carmagnola uscita su Kunst und Altertum (Arte e antichità).