Nietzsche si trova a Sils Maria, dove da alcuni anni torna ogni estate per sottrarsi al calore della città, anche se l’eccessiva luminosità della montagna offende i suoi occhi malati. Qui nell’estate del 1881 viene colto dal pensiero fondamentale della sua concezione, l’«eterno ritorno», trovandosi, come egli scrive, «a seimila piedi sul livello del mare e molto oltre le cose umane».
A Sils, Nietzsche occupa una stanzetta di una casa di campagna, fuori dalla strada principale, presso la famiglia Durish, della quale fa parte una bambina di nome Adrienne. Va a pranzo all’Hotel Alpenrose, mentre a cena rimane a casa. A pranzo mangia bistecca al sangue, spinaci e omelette. A sera cena a casa: latte, formaggio e prosciutto. Fa ampio uso di oppio e di hashish. Per un periodo a scopo terapeutico beve birra inglese. Dalla mamma si fa sempre inviare pennini, libri e generi alimentari, soprattutto salsicce e prosciutto, oltre a qualche cravatta, guanti di lana, aghi e filo, e quant’altro potesse risultargli utile.