“Maria è decisamente bella, e non ha nessuna ragione di dubitarne: al suo passaggio le donne bruciano d’invidia e gli uomini ardono di passione. Maria è indubbiamente sexy, ed è una fuoriclasse della provocazione sottosogliare: suggerisco-ma-non-rivelo, implico-ma-non-concedo. Maria sa esattamente come maneggiare tutto quel contante: non a caso è uno dei cardini della grande banca. Maria, infine, vuole solamente continuare a fare ciò che sa fare meglio di chiunque altro: arraffare tutto l’arraffabile e farla franca. Difatti: Maria è una criminale incallita. Rischi? Certo, e anche non da poco. Ma per venticinquemila sterline all’anno, in nero, del tutto esentasse, bene, come non cedere al vizio capitale dell’avidità? Con quel suo viso d’angelo, quei suoi occhioni da cerbiatta, quelle sua labbra da sogno, quelle sue griffe da favola riesce a depredare e frodare, ingannare e manipolare dal più sgamato dei suoi correntisti al più cinico dei suoi capi. Oh, Maria: mantide perfetta dalla perfetta strategia... O forse no? Quanto sgradevole quel Larsson, con il suo atteggiamento finto timido e le sue infami lettere ricattatorie. Larsson le sta addosso, Larsson le presenta il conto, Larsson vuole... be’, si sa quello che vogliono gli uomini. O forse no? Un acido, concentrato divertissement al nero, continuamente in bilico tra provocazione ed eleganza, tra guerra dei sessi e crimine che paga.” (Alan D. Altieri).