Oltre alle avventure che milioni di spettatori ascoltano durante Ciao Belli e Zelig Circus, il libro racconta particolari assolutamente inediti del mondo del Ranzani: da un'accurata storia delle origini di Cantù (che deve il suo nome all'esigenza di fare rima con Re Artù, leggendario personaggio che in realtà si chiamava Arturo Ranzani e già con le lance e le alabarde faceva i divani e le tavole rotonde), ai fioretti di San Fiorenzo Cattaneo, il santo che parlava ai mobili, alle ricette del Cucchiaio di platino perché d'argento è da barboni, ai suoi giochi di società preferiti ("Chi vuol essere Marco Ranzani", la "Gara di Bonifici"), alle donne della sua vita, alla classifica dei mobili Ranzani stilata dal loro creatore, ai miti dell'isola di Mantegazza.