Reputato uno dei capolavori della letteratura comunista al pari de "La madre di Gor'kij" e "La giovane guardia" di Fadeev, "Come fu temprato l'acciaio" è il racconto autobiografico di Nikolaj Ostrovskij, esponente del nascente realismo socialista sovietico. Attraverso gli occhi del giovane Pavel, il libro ripercorre le vicende della Rivoluzione Russa e le prime tappe dell'ascesa comunista. Grande lavoratore e in seguito eroico combattente bolscevico, Pavel incarna alla perfezione quella generazione di operai e lavoratori che lottarono per la vittoria della rivoluzione e che per primi conobbero la "vita nuova".