Josh è soddisfatto della sua vita, nonostante il suo doloroso passato riaffiori sempre nei momenti meno opportuni. Roma gli piace e lo ha reso un uomo di successo. Organizzare la serata per festeggiare il quinto anno dall’apertura del suo locale, lo rende euforico. Ama i suoi amici e il suo socio Roberto che ha incontrato in Sudan durante una missione sotto copertura. Non erano propriamente membri di un’associazione di aiuti umanitari, ma questo non lo avrebbe saputo mai nessuno. All’alba di un freddo dicembre incrocia un ragazzo in cerca di riparo e spaesato. È incurante del gelo, nonostante indossi solo dei jeans sdruciti e una camicia. Quello che vede costringe Josh a fermarsi e anche quello che legge in quegli occhi che sembrano puri e innocenti, lo fa decidere di prendersi cura di lui. Il giovane ha perso la memoria ed è sospettoso, anche se non sembra troppo intimorito. È arrabbiato, vuole aiuto, ma ha timore di chiederlo per paura di scoprire cosa gli sia successo. Non ha ricordi e non sa chi sia. Forse non vuole saperlo. Forse non lo saprà mai.