Pensavo fosse una domanda a cui rispondere, una scelta da fare, e invece è stato l’inizio della fine.
Quando non hai niente, non hai niente da perdere.
Sbagliavo.
Ho perso tutto quello che non pensavo di avere. Ho perso la mia libertà, la mia dignità e la mia umanità; ho rinnegato la mia natura; ho perso l’unica luce che illuminava la mia notte.
Combatto da quando ne ho memoria, non so fare altro e non so più come smettere. Il mio corpo è prigioniero del dolore, la mia mente è prigioniera dei ricordi.
Vorrei che tutto finisse.
Vorrei non essere mai nato.
Vorrei essere libero di scegliere di mollare, ma c’è un mostro dentro di me che mi impedisce di cercare l’uscita e di aprire la porta.
Ho perso ormai la speranza.
Non c’è redenzione per me, ma quella luce improvvisamente si riaccende, la vedo, ma ho paura.
Provo a spegnerla, provo a nascondermi dietro quella porta, ma lui ha la chiave… gliel’ho data io.
Non so se vorrà entrare, non so se riuscirò mai a uscire.
Non so se c’è qualcosa che può essere salvato in me.
Quello che so, è che adesso conosco la risposta a quella domanda: per lui darei la mia stessa vita.
Mi chiamo Ruan Rocha e sono un fighter chiuso da sempre in una gabbia.
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