Mi chiamo Amélie e ho negli occhi il ricordo di una notte senza stelle, fatta di grida strazianti e di silenzi interminabili. Lui si chiama Jace ed è stato il mio cavaliere. Tra le sue braccia ho lasciato che il mondo scomparisse e il dolore si affievolisse lentamente. Quella notte il mio cuore si è fermato e adesso è immobile, trapassato da una miriade di spilli. Sanguino, ma non è Jace a curare le mie ferite. Eppure io lo desidero, lo bramo. Voglio sentire le sue mani raccogliere pian piano i cocci di una notte che ha frantumato la mia vita. Voglio dissolvere il tormento perdendomi nel suo sguardo. Voglio intrecciare le dita nelle sue e sentire il mio cuore tornare a battere.
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