Collegato idealmente alla Storia del design dello stesso autore, pubblicata nel 1985, questo libro si propone di associare varie tendenze filosofiche ad altrettanti orientamenti del design, con il duplice intento di divulgare i principi base di quest'ultimo e di conferirgli una maggiore dignità culturale.
La filosofia che informa il saggio non è quella metafisica o, per cosí dire, dei massimi sistemi, bensí un'altra piú duttile, mondana e pragmatica, cioè delle mentalità, delle visioni del mondo, ovvero un'ottica piú empirica, affine alla natura del design - che è appunto una disciplina empirica -, espressione della «cultura materiale» che si avvale talvolta persino di un linguaggio businesslike. Qui, con il termine filosofia si vuole indicare tutto quanto concerne un «modo di pensare al design», un «ragionamento sul design», la sua fenomenologia teorizzata dall'autore come un processo che comprende il progetto, la produzione, la vendita e il consumo.
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