Chi è l'imboscato? È chi indossa la divisa, ma trova per sé una posizione da cui stare al sicuro dai pericoli della guerra. "Imboscato" è l'insulto che i soldati in trincea lanciano ai soldati nelle retrovie. "Imboscato" vale soltanto un poco di più che "disertore". Attilio Frescura, arruolato nelle Milizie Territoriali, combatté la Prima Guerra Mondiale da imboscato e ne era talmente consapevole da farne il titolo delle sue memorie. Eppure, anche dalla seconda fila ebbe modo di toccare con mano l'orrore del conflitto: le sofferenze dei civili, i soldati feriti, le condanne a morte dei disertori. Ne scaturì uno dei pochi diari di guerra immuni alla retorica nazionalista e, in virtù di ciò, un grande successo editoriale, riproposto oggi a cento anni dall'intervento italiano nella Grande Guerra.
Attilio Frescura (1881-1943) nato a Padova, fu giornalista, redattore editoriale e autore di romanzi e racconti. Fra le sue opere: Diciotto milioni di stelle, Le briciole di Lazzaro, Non vogliamo encomi.
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