Nella Barcellona cupa e tumultuosa degli anni venti, il giovane David Martín lavora come inserviente in un giornale locale e sogna di diventare uno scrittore. Grazie alla raccomandazione del conte Pedro Vidal, suo protettore da quando è rimasto orfano, Martin riesce a pubblicare un racconto sul giornale e il successo comincia ad arridergli.
Sempre grazie a Vidal ottiene un contratto con un piccolo editore con cui inizia a pubblicare una serie di libri intitolata La città dei maledetti con lo pseudonimo di Ignatius B. Samson. Per mantenere i ritmi richiesti dalla sua nuova carriera di scrittore professionista Martin inizia a dedicarsi solo alla scrittura chiuso all'interno della sua nuova tetra dimora, "la casa della torre", e trascurando la salute e i rapporti interpersonali. Le uniche persone con cui continua ad avere un rapporto in questo periodo sono il vecchio libraio Sempere, il suo mentore Vidal e la giovane Cristina, figlia dell'autista del conte, di cui Martin è da sempre perdutamente innamorato.
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