Giuseppe Antonio Di Marco - Il lavoro della talpa. Scritti su Marx (2018)

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Concepita come un lento e inesorabile percorso di critica all'ideologia del mondo borghese, questa raccolta è divisa in tre sezioni. Il primo: Mistificazione: politica e religione è dedicato alla filosofia. È nella filosofia del suo tempo che Marx trovò gli strumenti teorici per sviluppare la sua critica alla società borghese, materialista, dialettica e quindi rivoluzionaria. Nella seconda sezione Crisi: riforme e conflitti, la teoria di Marx diventa un metodo di analisi del presente, un potente apparato epistemologico che consente di far luce sul carattere intrinsecamente contraddittorio delle società capitaliste contemporanee. Infine, l'ultima sezione: Globalizzazione: resistenze e lotte ricostruisce l'approccio di Di Marco alla questione “politica”. Qui la sua interpretazione dell'opera di Marx è filtrata attraverso il rapporto con la tradizione dell'operaismo italiano, al quale l'autore riconosce il merito di aver posto l'accento sulla soggettività rivoluzionaria, trovando però problematico il suo progressivo allontanamento dal nucleo dialettico del marxismo. È nella necessità di ristabilire il centro della critica marxista della realtà nel conflitto capitale-lavoro che può essere individuato il filo conduttore dell'impegno marxista di Giuseppe Antonio Di Marco, il quale, convinto dell'attualità e dell'utilità della teoria marxista categorie, le mette alla prova rispetto alle contraddizioni e ai conflitti del tempo presente. Pensata come un percorso lento e inesorabile di critica all'ideologia del mondo borghese la presente raccolta si articola in tre sezioni. La prima, Mistificazioni: politica e religione, è dedicata alla filosofia. È nella filosofia del suo tempo infatti che Marx trova gli strumenti teorici per sviluppare quella sua critica della società borghese, materialista, dialettica e per questa rivoluzionaria. Nella seconda sezione, Crisi: riforme e conflitti, la teoria di Marx diventa un metodo d'analisi del presente, un potente apparato epistemologico che permette di far luce sul carattere intrinsecamente contraddittorio della società capitalistica contemporanea. L'ultima sezione, Globalizzazione: resistenza e lotta, infine, ricostruisce l'approccio di Di Marco alla questione “politica”. Qui la sua interpretazione dell'opera di Marx è filtrata dal rapporto con la tradizione dell'operaismo italiano al quale l'autore riconosce il merito di aver posto l'accento sulla soggettività rivoluzionaria, trovando tuttavia problematico il suo progressivo allontanamento dal nucleo dialettico del marxismo . È nella necessità di ristabilire il centro della critica marxiana della realtà nel conflitto capitale-lavoro che può essere individuato il filo conduttore dell'impegno marxiano di Giuseppe Antonio Di Marco il quale, convinto dell'attualità e utilità delle categorie marxiane, le mette alla prova delle contraddizioni e della conflittualità del tempo presente.