E. M. Cioran (1911-1995) è stato il più lucido moralista del Novecento, un provocante osservatore dell’uomo e della società, fenomeni che ha analizzato mediante una prosa ruvida ma ipnotica. Composta di aforismi e brevi saggi, la sua opera sembra di caotica intemperanza. Vi si possono però riconoscere alcuni saldi percorsi: l’essenza dell’uomo e della felicità, la tragedia della storia, la critica del cristianesimo, il senso del nichilismo e del suicidio. Temi che questo ritratto focalizza, fornendoci un’affusolata immagine di una delle menti più acuminate della modernità.
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