La satira politica - quella disegnata e 'parlante', dalle 'vignette' dell'"Asino" a quelle della "Republica", dalla striscia di "Linus" a quella di "Panorama" - va di moda: storie seriose, epitomi, reprint, nostalgiche celebrazioni accomunano classici e 'avanguardisti'. Un'illustre scomparsa? Ma non era appena rinata? Di che vive, di che può morire, oggi, la satira politica in Italia?
Oreste Del Buono - che nella satira è di casa da tempo, avendo esordito nel Cestino del "Bertoldo" assai prima di dirigere il "Linus" di Chiappori, Pericoli & Pirella & Co. - tenta di risolvere il dubbio interrogando, a sua volta, in forma 'privata' cioè intima e brutale, casi e personaggi della satira politica nostrana. Dall'"Asino" di Podrecca e Galantara al "Becco giallo" e all'"Uomo Qualunque" di Guglielmo Giannini, dal Mosca del "Bertoldo" al "Candido" di Guareschi, fino al 'suo' "Linus"....
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