Il 15 aprile 2013, al traguardo della Maratona di Boston, due bombe rudimentali provocano la morte di tre persone e il ferimento di altre 264. Responsabili delle esplosioni due fratelli, Tamerlan e Jahar Tsarnaev, sedicenti jadisti di origine cecena. Tamerlan muore in uno scontro a fuoco con la polizia pochi giorni dopo l’attentato; Jahar viene invece catturato e condannato alla pena capitale. Masha Gessen ricostruisce non solo la storia della famiglia Tsarnaev, ma anche il contesto della tragedia di cui i due fratelli sono stati protagonisti: le due guerre cecene e l’ascesa di Putin, la Guerra al Terrore degli Stati Uniti, il clima di sospetto nei confronti dei musulmani, i meccanismi che hanno spinto molti caucasici a radicalizzarsi. Il suo libro unisce la cronaca distaccata a un’appassionata denuncia delle scelte politiche e ideologiche da cui la vita dei fratelli Tsarnaev e delle loro vittime è rimasta stritolata.
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