In questo momento le prospettive dell'umanità sono straordinariamente cupe. E' molto probabile che essa stia per commettere, con le armi nucleari che possiede, un suicidio rapido ma tutt'altro che indolore. Ma anche se questo non dovesse succedere, essa è minacciata da una morte lenta a causa dell'inquinamento e di altre forme di distruzione dell'ambiente nel quale e del quale vive. Ammettiamo però che essa riesca a invertire tempestivamente la rotta cieca e incredibilmente stolta che sta seguendo: essa è minacciata tuttavia dal declino graduale di tutte le qualità e le doti che fanno dell'uomo un essere umano. Molti filosofi se ne sono resi conto, e la consapevolezza che la distruzione dell'ambiente e la decadenza della civiltà vanno di pari passo è scritta in molti libri. Pochi, tuttavia, considerano come una malattia il declino delle qualità umane dell'uomo, e pochi cercano, sull'esempio di Aldous Huxley, di individuare le cause di questa malattia e i possibili rimedi. Questo libro vuol essere un contributo a tale ricerca.
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