Jacopo Franchi - L’uomo senza proprietà. Chi possiede veramente gli oggetti digitali? (2024)
Smart speaker che ascoltano le conversazioni di bambini e genitori, elettrodomestici che funzionano solo su abbonamento, ebook che svaniscono dopo essere stati regolarmente acquistati, macchine connesse che non rispondono più ai comandi, soldi immobilizzati nei wallet digitali e smartphone che denunciano i loro stessi utilizzatori.
Questi sono alcuni dei fatti di cronaca da cui prende spunto L’uomo senza proprietà: non un pamphlet contro la tecnologia, bensì un’analisi su come la digitalizzazione di ogni cosa stia cambiando radicalmente il rapporto tra gli oggetti di uso quotidiano e le persone, soprattutto per quanto riguarda quella parte dell’identità di ciascuno di noi fondata sull’accumulo
e il possesso esclusivo delle cose.
Un’analisi che comincia e si conclude, volutamente, in quell’ambiente domestico che per molti è sinonimo di proprietà privata e che, in ragione della digitalizzazione degli oggetti contenuti al suo interno, sta diventando sempre meno privato, sempre meno esclusivo. Dagli smart speaker alle videocamere, dai libri ai diari personali, gli oggetti digitali rappresentano una sfida importante dal punto di vista dei costi, della sicurezza, della privacy di milioni di persone, e in modo particolare per coloro che vivono costantemente «connessi» alla Rete.
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