Jean-Pierre Lebrun, Charles Melman - Disforia di genere (2024)
La storia vera del piccolo Sasha, che all’età di otto anni esige di cambiare genere “altrimenti non sarà felice”, diventa occasione per interrogare, come singolo e come collettività, le implicazioni dell’autodeterminazione assunta a fondamento dell’identificazione sessuata. Attraverso un dialogo intenso fra due grandi psichiatri e psicanalisti, Jean-Pierre Lebrun e Charles Melman, scopriremo il legame insospettato tra la diffusione delle nuove forme di sessuazione (LGBTQIA+) e l’esaltazione dell’amore materno – con la sua capacità di mettere in scacco la Legge –, il rifiuto di riconoscere la disparità soggettiva fra le persone e il paradosso della proliferazione di sempre nuove segregazioni sociali, la liberazione da ogni condizionamento e il venir meno del desiderio. Un testo avvincente, scorrevole e alla portata di tutti i lettori, ma anche capace di generare inedite riflessioni sul funziona-mento dell’economia psichica dei soggetti del XXI secolo. Una chiave di lettura indispensabile per non smarrirci di fronte alla messa in discussione radicale di tutto ciò su cui sino a oggi abbiamo fondato la nostra umanità.
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