Luca Malavasi (a cura di) - Christopher Nolan (2024)
Lo straordinario successo internazionale di Oppenheimer (2023) ha consacrato Christopher Nolan tra i più importanti registi contemporanei, l’unico davvero in grado di far dialogare ricerca personale e intrattenimento, cinema d’autore e grande spettacolo. L’unicità di Nolan è però legata anche a una visione del cinema come luogo stratificato di memorie ed esperienze, che ne fa uno strumento ideale per riflettere sulle immagini e i media in generale; di qui la decostruzione della linearità narrativa, la messa in scena di straordinari effetti visivi – dai trucchi di magia di The Prestige ai mondi a scatole cinesi di Inception – e il piacere per la macchinazione e l’artificio. Inoltre, a caratterizzare la produzione di Nolan è una propensione a pensare il cinema secondo logiche “artigianali”, che si riflette anche nella sua decisione di girare in pellicola.
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