Søren Kierkegaard - Enten-Eller. Tomo secondo (2024)
Con la presente edizione di «Enten-Eller» si può dire che il lettore italiano viene messo in grado di leggere per la prima volta quell’opera geniale e indispensabile di Kierkegaard finora conosciuta sotto il titolo «Aut-Aut». In questo volume molte saranno le sorprese, sia perché due dei quattro saggi qui contenuti («Silhouettes» e la singolare, apparente divagazione su «Les premières amours» di Scribe) compaiono per la prima volta nella nostra lingua, sia perché gli altri testi (fra cui quello memorabile sul «Tragico», che anticipa clamorosamente Nietzsche, Wagner e ciò che ne è seguìto) ritrovano finalmente il loro posto giusto nella sapiente e sconcertante architettura, piena di rispondenze e di enigmi, ideata da Kierkegaard. Solo così, per esempio, si potrà cogliere il senso globale di una straordinaria sequenza di figure femminili, da cui Kierkegaard prende ‘occasione’ (e l’occasione stessa diventa qui categoria filosofica) per presentarci le sue riflessioni: l’Antigone di Sofocle, la Marie Beaumarchais di Goethe, Donna Elvira della ‘leggenda’ di Don Giovanni, Margherita della ‘leggenda’ di Faust e infine Emmeline, la fatua protagonista della commedia di Scribe. E proprio con questo accorgimento di far parlare il pensiero attraverso personaggi teatrali, Kierkegaard ci introduce per vie serpentine al cuore del suo pensiero, al tempo stesso inventando quella forma di ‘pensare narrando’ di cui dobbiamo ancora recuperare la modernità.
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