François Jacob - La logica del vivente (1971)
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Sulla Terra esistono oggi esseri viventi solo perché, prima di loro, altri esseri si sono riprodotti per due miliardi di anni. Un batterio, un'ameba, una felce quale destino possono sognare se non quello di produrre due batteri, due amebe, un gran numero di felci? In tutto il mondo vivente la riproduzione svolge il ruolo di operatore principale; essa, da un lato, costituisce il fine di ogni singolo organismo e, dall'altro, orienta la storia priva di altre finalità degli organismi in generale. Dal punto di vista genetico, l'essere vivente rappresenta l'esecuzione di un programma che, tuttavia, nessuna volontà ha scelto e nessuna intelligenza ha concepito. Analizzare il concetto di ereditarietà significa percorrere, a una a una, tutte le tappe della biologia. In questo libro, François Jacob - attraverso un esame degli "oggetti" che si celano a livelli sempre più profondi della realtà biologica e un'indagine che ripercorre le successive modificazioni e riorganizzazioni a cui è stato sottoposto il patrimonio delle nostre conoscenze - studia i fondamenti storici e teorici dell'"ordine dell'ordine" che regna nel mondo degli esseri viventi. Al giorno d'oggi l'ereditarietà si interpreta nei termini di codici, di messaggi, di informazione. Molti aspetti caratteristici della natura umana debbono essere visti nel quadro fissato dalle ventitre coppie cromosomiche che costituiscono il patrimonio ereditario dell'uomo. Quale parte del comportamento umano è prescritta dai geni? A quali restrizioni ereditarie è soggetta la specie umana? La risposta è in queste interessantissime pagine, scritte da un grande e noto studioso di genetica.
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