Giorgio Colli - Zenone di Elea. Lezioni 1964-1965 (1998)
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data: – 29.08.2014, 06:45
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Giorgio Colli
Zenone di Elea
Lezioni 1964-1965
1998 | PDF | 3.1 MB
«Zenone ha enunciato una posizione finale della filosofia; tuttavia nella storia della filosofia si trova all'inizio»: così scriveva Colli – e già queste parole fanno capire perché egli attribuisse a Zenone un'importanza somma, come testimonia questo corso di lezioni. Discepolo di Parmenide, geniale ideatore dell'arte dialettica, Zenone è noto ai moderni per le sue famose aporie sulla divisibilità infinita (la dicotomia, la freccia, Achille e la tartaruga) – aporie sulle quali si sono misurati numerosi maestri della speculazione, da Kant a Russell, e che persino Aristotele dichiarava di non saper confutare facendo ricorso unicamente a criteri razionali e logici. In realtà Zenone, nell'intento di difendere Parmenide dalle accuse mosse dagli avversari del pensiero dell'«essere», mostra nei suoi argomenti «un istinto eccezionale al rigore dimostrativo», al punto che Colli attribuisce a lui – e non ad Aristotele – la scoperta del principio di contraddizione, facendone così un pensatore cruciale della filosofia e della scienza moderne.
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