Clifford D. Conner - Storia popolare della scienza. Minatori, levatrici e "gente meccanica" (2008)

 

Clifford D. Conner

Storia popolare della scienza

Minatori, levatrici e "gente meccanica"

2008 | PDF | 33.8 MB

 

 

Tutti noi abbiamo appreso la storia della scienza sui libri di scuola: come Galileo usò il suo telescopio per dimostrare che la Terra non era al centro dell'universo; come Newton intuì la forza di gravità osservando la caduta di una mela; come Einstein dischiuse i misteri del tempo e dello spazio con una semplice equazione. L'intero progresso tecnico e scientifico è attribuito a un ristretto numero di menti geniali che si eleva al di sopra della gente comune. Ma la verità è che la scienza è sempre stata il prodotto di uno sforzo collettivo, e che di volta in volta il risultato del singolo si è avvalso di una consolidata esperienza popolare. Finalmente uno studio originale e scrupoloso ripercorre il cammino della scienza dalle sue radici primitive ai nostri giorni illustrando il contributo imprescindibile dei cacciatori-raccoglitori, dei contadini, dei marinai, dei minatori, dei fabbri, delle masse anonime di lavoratori che nei secoli hanno ricavato i propri mezzi di sussistenza dal confronto quotidiano con la natura. La medicina si sviluppò attraverso le proprietà terapeutiche delle piante, scoperte dai popoli preletterati. La chimica e la metallurgia mossero i primi passi nelle antiche fucine, nelle botteghe dei vasai e nelle buie gallerie delle miniere, dove nacquero anche la geologia e l'archeologia. La matematica deve la sua esistenza e molti dei suoi progressi alle pratiche millenarie di mercanti, agrimensori, contabili e meccanici. Contro il retaggio della "tradizione eroica”, la ricerca storica di Conner rintraccia le origini trascurate delle grandi scoperte scientifiche per rivelarci il vero genio, quello del popolo.

 

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