Bertrand Russell
Saggi logico-filosofici
1976 | PDF | 14.3 MB
Russell ha sempre sostenuto che «la filosofia inizia con una analisi delle proposizioni»; in questi quindici saggi, composti per lo più dal 1904 al 1913 - il periodo più ricco e contrastato della sua attività intellettuale -, Russell si avvale dell'analisi per affrontare punti nodali dell'epistemologia: dal riferimento all'ontologia, allo status della logica e della matematica. I primi tre saggi testimoniano il graduale distacco dalle posizioni di Meinong, uno dei suoi principali ispiratori, con Frege, in fatto di ontologia e problemi del riferimento. I saggi raccolti sotto il titolo «Le classi e i paradossi» testimoniano gli sforzi di Russell per risolvere i paradossi logici che minano le ricerche sui fondamenti della matematica. Gli ultimi cinque saggi, in cui vengono discussi con la consueta mescolanza di rigore e di humor alcuni aspetti propriamente filosofici della tesi logicista, sono un segno dell'irrequietezza intellettuale di Russell attestato su posizioni differenti e spesso opposte: per una filosofia fondata sull'analisi - che è raffinazione successiva dei concetti - l'aver toccato quasi tutti i punti dell'arco filosofico è, comunque, una prova di coerenza.
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