Alan Cromer
L'eresia della scienza
L'essenziale per capire l'impresa scientifica
1996 | HQ PDF | 3.3 MB
Religione e arte sembrano accompagnare l'avventura umana in ogni tempo e in ogni luogo, sotto la costellazione di qualsiasi civiltà. La scienza invece è nata esclusivamente in Europa solo quattro secoli fa, ai tempi di Copernico e Vesalio, Keplero e Galileo. L'impresa scientifica, dunque, non è una componente necessaria di ogni sviluppo di civiltà; piuttosto è un fatto contingente, raro e prezioso, la cui origine è dovuta alla casuale combinazione dei più bizzarri e improbabili fattori. Con il suo stile semplice ed efficace, Alan Cromer delinea in capitoli chiari ed esaurienti la struttura del cosmo, l'origine della vita sulla Terra, l'evoluzione delle specie, la nascita delle prime civiltà, fino a cogliere su questo sfondo gli aspetti peculiari del fenomeno "scienza”. La scienza è la maggiore eresia che l'uomo abbia mai commesso contro il proprio egocentrismo, contro l'idea che la natura sia profondamente coinvolta nella vicenda del genere umano, così piccola e irrisoria rispetto all'età e alla vastità dell'universo. Raggiungere lo spirito critico, organizzarlo in una rete sistematica di studiosi, dare vita a un apparato tecnologicamente efficiente sono i tre aspetti principali di quell'eresia che, se molto deve ai padri fondatori della scienza all'inizio del Seicento, non minori debiti ha con quel miracolo greco che fiorì qualche secolo prima di Cristo nelle città-stato dell'Ellade e che non ha eguali né nelle antiche civiltà del Nilo o della Mezzaluna Fertile, né nella tradizione ebraica, e nemmeno nelle grandiose realizzazioni dell'India dei santoni e della Cina dei letterati confuciani.
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