Una catena di raccapriccianti delitti getta lo scompiglio nella Londra brumosa di fine Ottocento. L'assassino, inafferrabile, e soprannominato dai giornali "Golem" - termine ebraico che nel corso dei secoli ha assunto la valenza di creatura terrificante - si aggira nel quartiere povero e malfamato di Limehouse commettendo orribili omicidi. Fra le numerose vittime: due prostitute, un erudito ebreo e un'intera famiglia di commercianti. Perché il nome di Dan Leno, famoso attore di rivista, compare fra gli indiziati e che cosa nasconde Elizabeth Cree, l'attrice che sta per essere impiccata per l'omicidio del marito? Con brillante maestria, Peter Ackroyd ci conduce dietro le quinte degli spettacoli di vaudeville e fra i suoi travolgenti e colorati interpreti. In un complesso intrecciarsi di destini, la risoluzione del mistero ruota attorno a un fatale diario che registra meticolosamente le esecuzioni del killer con dovizia di macabri dettagli. Ma a sconvolgere ulteriormente il lettore interviene il gioco di rimandi, abilmente concertato dall'autore, l'alternarsi delle voci narranti, il continuo rimbalzare di luci e ombre che rendono chiunque sospetto e sospettabile. Un'opera originalissima, riuscita fusione tra il mystery e il romanzo d'ambiente, che sfodera una raffica di colpi di scena e di gradite sorprese. Bizzarra, intrigante, una narrazione che unisce la suspense del giallo alle suggestioni di un'epoca rivisitata dalla penna di un grande maestro.